Inhuman After All

13 luglio, 2005

Non Disturbare l'Alligatore che sta sognando


The National...

...ovvero come fondere tradizione americana e inglese...
queste sono le prime parole venutemi in mente dopo le prime songs
dei The National durante il loro concerto di ieri a Vasto...

country rock americano e pop/rock inglese in perfetta sintonia,
melodie eleganti,composizioni poetiche e accelerazioni (o evoluzioni se preferite) improvvise,
crescendi d'intensità, ritorni alla poesia e così via...
mi hanno ricordato Leonard Cohen,i Tindersticks,e qualcosina dei Sonic Youth ma sarebbe
un errore pensare a loro semplicemente come una ricetta con i suddetti ingrendienti...

sono i The National e basta

peccato che l'acustica non era delle migliori (per essere buoni) ma a quanto pare il
Glam73 è stata una location improvvisata visto che il concerto doveva svolgersi alla
Villa Comunale di Vasto e per pericolo pioggia si è deciso nel tardo pomeriggio di spostarsi

peccato pure che la voce non si sentisse molto sopratutto nei momenti di rabbia e disperazione
del cantante Matt Berninger, frontman dalle mille anime e geniale nello scendere dal palco
e andare a cantare in mezzo a gente che aveva pagato il biglietto solo per farsi un drink
e chiacchierare ad alta voce...disturbando tutto e tutti e evidentemente anche lui...

ovviamente grazie a questo gesto si è lentamente ricreato l'alone di poesia che avvolgeva ieri sera
il locale...

un'altra dimostrazione che se continui a inoltrarti nel bosco troverai qualcosa di molto interessante
invece di fermarsi ai soliti nomi

il sito ufficiale dei National è http://www.americanmary.com/
e potete leggere la recensione dell'ultimo album "Alligator" su Indiezone

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