Giovani Bugiardi on the Radio
Raramente capita che un'etichetta del calibro della Touch&Go
metta sotto contratto un gruppo che ha all'attivo solamente un demo.
La loro storia è la solita comune di tante altre band:
(il suo curriculum cinematografico lo vede protagonista
di un film chiamato "Face Tomorrow").
I due iniziano a registrare cose su un 4-Track nelle loro camere,
sovrappongo varie idee, le contaminano,
e il risultato è una specie di gospel futuristico:
insomma basi e suoni electro e parti vocali che ricordano appunto la musica tradizionale afroamericana...
gospel e soul su tutti.
La voce e i cori sono gli elementi fondamentali
da cui parte l'intelaiatura sonora dei Tv on The Radio (e viceversa).
I due registrano un demo di 24brani (chiamato "Ok Calculator")
e lo distribuiscono sharandolo in rete (visto che il p2p non fa solo danni),
lasciandoli su banconi di bar e locali di New York e spedendolo a varie etichette...
fin quando non arriva una telefonata inaspettata da Chicago (la Touch&Go).
Il loro progetto musicale cresce,
si aggiunge un terzo elemento (il chitarrista Kip Malone)
e nel 2003 pubblicano l'EP "Young Liars"
(5 brani compresa una versione a cappella di un brano dei Pixies)
che li farà conoscere al mondo.
Di loro se ne parla entusiastiscamente ovunque e si crea un attesa pazzesca per il debutto sulla lunga distanza.
Brani come "The Wrong Way"
(una specie di cavalcata semi punk futuristica,
con un sax come forza trainante),
le splendide "Staring at The Sun" e "Dreams"
(in cui i Tv on The Radio
ridisegnano il pop alla loro maniera),
"Ambulance" (che più che un brano sembra un vero e proprio sembra un'esperimento di trasposizione del gospel ai giorni nostri)
resero "Desperate Youth, Blood Thirsty Babes"
una boccata d'ossigeno in un marasma ingestibile di lavori spesso ripetitivi e a volte sopravvalutati,
Ma questa è un'altra storia.
Sta di fatto che "Desperate Youth, Blood Thirsty Babes"
e il meno diretto (nel senso di più criptico) "Young Liars EP"
fanno dei Tv on The Radio una delle più belle sorprese degli ultimi anni.
Proprio perchè il trio newyorkese ha quel raro pregio comune
ai grandi gruppi che provano nuove strade musicali:
riuscire a creare uno stile loro,personale e intimo...
fondendo ottimamente elementi apparentemente troppo diversi tra di loro:
L'elegante forza di una voce e di cori gospel/soul/doo wop
con le scure ambientazioni electro (o create da un basso distorto e monotematico),
si fondono e s'influenzano a vicenda...
e sono contornati da beats e batteria morbidi e talvolta giusto accennati,
chitarre delicatemente soniche ma decise...
e alla fine ne esce fuori un sound talmente particolare e caratterizzante
che è diventato un marchio di fabbrica,
e dopo i primi ascolti riconoscerete che solo i Tv On The Radio possono esserne i fautori.
Tra l'altro da pochi giorni è uscita l'inedita "Dry Drunk Emperor"...
splendida e fenomenale, sopratutto nell'ultimo minuto e mezzo con solo batteria e flauto...
in assoluto uno dei loro brani migliori.
il brano si può scaricare dal sito della Touch&Go...
label che da un paio di decenni ci vede lungo e raramente sbaglia un colpo.
Se accade è perchè evidentemente i tipi dell'etichetta di Chicago
(che da un paio di decenni ci vedono lungo e raramente sbagliano colpo)
si sono ritrovati tra le mani qualcosa di estremamente interessante.
Che un paio d'anni fa rispose al nome di
Tv on The Radio.
(che da un paio di decenni ci vedono lungo e raramente sbagliano colpo)
si sono ritrovati tra le mani qualcosa di estremamente interessante.
Che un paio d'anni fa rispose al nome di
Tv on The Radio.
La loro storia è la solita comune di tante altre band:
un tipo, Dave Andrew Sitek
(polistrumentista nonchè produttore
del fortunato esordio degli Yeah Yeah Yeahs),
si trasferisce in un appartamento in un sobborgo di Brooklyn,
lì conosce Tunde Adebimpe,
un afro americano appassionato di musica e cinema(polistrumentista nonchè produttore
del fortunato esordio degli Yeah Yeah Yeahs),
si trasferisce in un appartamento in un sobborgo di Brooklyn,
lì conosce Tunde Adebimpe,
(il suo curriculum cinematografico lo vede protagonista
di un film chiamato "Face Tomorrow").
I due iniziano a registrare cose su un 4-Track nelle loro camere,
sovrappongo varie idee, le contaminano,
e il risultato è una specie di gospel futuristico:
insomma basi e suoni electro e parti vocali che ricordano appunto la musica tradizionale afroamericana...
gospel e soul su tutti.
La voce e i cori sono gli elementi fondamentali
da cui parte l'intelaiatura sonora dei Tv on The Radio (e viceversa).
I due registrano un demo di 24brani (chiamato "Ok Calculator")
e lo distribuiscono sharandolo in rete (visto che il p2p non fa solo danni),
lasciandoli su banconi di bar e locali di New York e spedendolo a varie etichette...
fin quando non arriva una telefonata inaspettata da Chicago (la Touch&Go).
Il loro progetto musicale cresce,
si aggiunge un terzo elemento (il chitarrista Kip Malone)
e nel 2003 pubblicano l'EP "Young Liars"
(5 brani compresa una versione a cappella di un brano dei Pixies)
che li farà conoscere al mondo.
Di loro se ne parla entusiastiscamente ovunque e si crea un attesa pazzesca per il debutto sulla lunga distanza.
Che arriva nel 2004 con quel "Desperate Youth, Blood Thirsty Babes".
Che ascolto da mesi ininterrottamente e che mi ha fatto innamorare di loro.
Che su diverse riviste è stato uno degli album migliori del 2004.
Che è semplicemente magico.Che su diverse riviste è stato uno degli album migliori del 2004.
Brani come "The Wrong Way"
(una specie di cavalcata semi punk futuristica,
con un sax come forza trainante),
le splendide "Staring at The Sun" e "Dreams"
(in cui i Tv on The Radio
ridisegnano il pop alla loro maniera),
"Ambulance" (che più che un brano sembra un vero e proprio sembra un'esperimento di trasposizione del gospel ai giorni nostri)
resero "Desperate Youth, Blood Thirsty Babes"
una boccata d'ossigeno in un marasma ingestibile di lavori spesso ripetitivi e a volte sopravvalutati,
in cui talvolta sembra palpabile una forzata tendenza all'essere "indie"
(che in questi anni fa figo,
oltre a essere un termine inappropiato e usato con valenza troppo generica),
oltre a essere un termine inappropiato e usato con valenza troppo generica),
ponendo così poca attenzione sui reali contenuti.
Ma questa è un'altra storia.
Sta di fatto che "Desperate Youth, Blood Thirsty Babes"
e il meno diretto (nel senso di più criptico) "Young Liars EP"
fanno dei Tv on The Radio una delle più belle sorprese degli ultimi anni.
Proprio perchè il trio newyorkese ha quel raro pregio comune
ai grandi gruppi che provano nuove strade musicali:
riuscire a creare uno stile loro,personale e intimo...
fondendo ottimamente elementi apparentemente troppo diversi tra di loro:
L'elegante forza di una voce e di cori gospel/soul/doo wop
con le scure ambientazioni electro (o create da un basso distorto e monotematico),
si fondono e s'influenzano a vicenda...
e sono contornati da beats e batteria morbidi e talvolta giusto accennati,
chitarre delicatemente soniche ma decise...
e alla fine ne esce fuori un sound talmente particolare e caratterizzante
che è diventato un marchio di fabbrica,
e dopo i primi ascolti riconoscerete che solo i Tv On The Radio possono esserne i fautori.
Tra l'altro da pochi giorni è uscita l'inedita "Dry Drunk Emperor"...
splendida e fenomenale, sopratutto nell'ultimo minuto e mezzo con solo batteria e flauto...
in assoluto uno dei loro brani migliori.
il brano si può scaricare dal sito della Touch&Go...
label che da un paio di decenni ci vede lungo e raramente sbaglia un colpo.
Etichette: soundz
4 Comments:
complimenti per le recensioni ^__^
OH, ki sti fAAA?? :p
By Anonimo, at 28/9/05 20:34
wè!! ^__^
By Anonimo, at 13/10/05 21:57
Dry Drunk Emperor è veramente uno dei pezzi migliori... fantastico gruppo!
By SoloMacello1, at 16/10/05 15:27
@dory... eheh grazie :)
@rd... fenomenali, raramente capita che un gruppo mi resti nel muvo per piu di 5 mesi..loro ci sono riusciti ;)ora però attendo con ansia un concerto dalle nostre parti
By TheBlackSheep, at 27/10/05 15:57
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