
sono uno dei pochi che ancora non ha visto "Il Caimano" e probabilmente non lo vedrà, almeno in questo periodo...di elezioni sopratutto.ho già di mio una specie di repulsione,recondita e apparentemente inspiegabile, verso i film più chiacchierati del momento.per cui spesso mi trovo in ritardo...talvolta anche di anni [forse sono l'unico al mondo che non si è ancora visto Matrix].vi confesso che non ho mai avuto una particolare simpatia per Moretti, sarà per la sua aria saccente e semi/distaccata, da sinistroide acculturato forzatamente fuori dagli schemi.i suoi film,almeno quei pochi che ho visto, non mi hanno mai esaltato...ricordo con piacere solo "Sogni D'oro" e qualche scena di "Palombella Rossa" ma non mi sento in grado di giudicarlo come regista.quello che mi infastidisce è la sfacciataggine con cui Moretti scende in campo nei momenti prolificamente più opportuni per lui,sfruttando il momento emotivo della massa.come in politica con i girotondini dove si presentò come un messia salvatore del popolo oppresso ora con questo film. mi chiedo che bisogno c'era di far uscire "Il Caimano" in questo periodo di fortissima tensione elettorale.di indirizzare il voto degli spettatori? ma se il pubblico di Moretti è nella quasi totalità di sinistra .... troppo facile far uscire un film del genere proprio ora,sopratutto per lui, ben conscio della fama e del personaggio che riveste e della natura del suo pubblico.e allora tutti ne parlano,gente qualunque e giornalisti,creano curiosità,visibilità enorme,e anche la fetta di pubblico più restia e meno morettiana possibile si ritrova davanti al botteghino. e quindi incassi miliardari.Ok, magari parte degli indecisi sarà influenzata dal film di Moretti; ma in che modo? Tutti sanno prima di entrare che l'eventuale figura berlusconiana,marginale o no che sia, non sarà idilliaca.e poi parlare o dedicare un film a un personaggio politico e a un fenomeno di massa [perchè di tale si tratta] come lo è Berlusconi non significa mantenere se non aumentare l'importanza che ha,nel bene o nel male?
Bravo Nanni,ottima mossa di marketing.
Come Silvio.
Fight fire with Fire?
non credo proprio.

Etichette: think about it