il lato oscuro dell' hiphop

"Absence"
[Ipecac, 2005]
http://www.deadverse.com/
dimenticatevi i vari eminem,snoop dogg e 50 cent...dimenticatevi le ville,le auto lussuose,le superfighe dai superculi...perchè
fortunatamente c'è "hippop" e Hip.Hop (sopratutto quello contaminato)...
Con "Abscence" dei Dalek (nome del MC e del gruppo, con Octupus e Dj Still) si entra in un vortice senza ritorno fatto di ritmica lenta e cadenzata, bassi corposi e liriche a dir poco critiche e pessimistiche che attaccano tutto ciò che c'è di marcio nella storia contemporanea (a tutti i livelli); il tutto si espande su un tessuto sonoro (meglio dire in questo caso Muro sonoro) fatto di chitarre ultranoise e filtrate, scratches e samples morbidi e pulsanti come se fossero magma,in uno sfondo tenebrosamente industrial...
molto raramente qui si vede la luce (a tratti su Even Somber); il resto sono pulsioni,accelerazioni,dilatazioni (Opiate The Masses), distorsioni ai limiti (Distorded Prose), sezioni d'archi acida come se fossero urla lancinanti di una bestia agonizzante (In Midst of Struggle)...
ogni brano rappresenta un viaggio diverso nello stesso crudo paesaggio...viaggi mentali e lisergici a cui l'ascoltatore può resistere solo spegnendo lo stereo e prendere una boccata d'aria fuori la finestra...qui non sei tu che chiudi gli occhi e fantastischi, sono loro che ti prendono di forza e ti portano dove vogliono...
raramente ho sentito un album che riuscisse a creare così perfettamente un certo tipo di visione e scenario...
Questo è il loro quarto album, prodotto dopo una lunga serie di collaborazioni (le più interessanti con Kid606 e addirittura con i Faust)
Qui si riscrive l'HipHop signore e signori e chi vuole ignorarli lo faccia pure...tanto è roba per stomaci forti
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